MAD - Mamme Adottive Disperate a Cinisello Balsamo

MAD - Mamme Adottive Disperate

con Dominique Evoli, Paola Giacometti, Margò Volo
Regia di Patricia Conti
Una produzione Tobia Rossi

Ispirato alle testimonianze di adozioni difficili raccolte nell’omonimo libro di Mariagrazia La Rosa, è essenzialmente una tragicommedia dall’ironia graffiante e a tratti esilarante. Troviamo quasi scaraventate sul palco le tre protagoniste, Emma, Rita e Didi, tre mamme alle prese con dei figli “particolari”. Pablo, adottato in tenera età, è diventato un diciottenne dedito allo spaccio e violento anche nei confronti di Emma. Aaron è un adolescente apatico, incapace di comunicare con il mondo e soprattutto con i suoi genitori, in primis Rita. E infine Leone, il figlio ideale – l’unico biologico – ottimo studente, l’orgoglio di Didi, che lo ha cresciuto da sola “facendogli da madre e da padre”, ma che è capace di sbarellare davanti alla più piccola delle sconfitte. Le tre si ritrovano insieme a discutere una questione scottante: Pablo ha tatuato sul collo di Aaron la scritta Sfigato. Rita pretende un risarcimento da Emma per il suo Aaron, un modello di bontà. Ma cosa si nasconde dietro alla violenza di Pablo e la remissività di Aaron? E’ Didi, parvenue ignorante, prezzemolina dei comitati scolastici, a scoperchiare un imbarazzante vaso di Pandora: Aaron odia i suoi genitori adottivi, li considera degli alieni che lo hanno rapito alla sua famiglia d’origine. La scena si fa ancora più concitata con un’incredibile rivelazione che coinvolge anche l’irreprensibile Leone. I toni si fanno accesi e violenti ed è la stessa Didi a perdere il controllo, rivendicando la sua superiorità di madre biologica. “L’amore non basta!” – urla alle due attonite M.A.D. Inizia quindi un gioco al massacro verbale e anche fisico, che si trasforma gradualmente in una strana complicità fino a un inaspettato epilogo. M.A.D. è un testo fortemente contemporaneo. Tobia Rossi evita ogni tipo di sentimentalismo per calare bruscamente lo spettare in un universo sconvolgente. Il pubblico si emoziona, ride ed empatizza con le tre protagoniste, interpretate con molta ironia, ma anche una notevole tensione emotiva da Paola Giacometti, Emma la madre vittima del figlio, Didi, l’amica arrogante ed egocentrica e Rita, algida e cinica. Patricia Conti dirige con mano sicura gli sbalzi emotivi del testo. Le tre donne, collocate come in un quadro di Guttuso, spiccano in una scenografia spoglia nelle loro mises piccolo borghesi dai colori contrastanti e vagamente vintage, sulle note di Senza Pietà di Anna Oxa. Una commedia da vedere per riflettere con ironia su un tema ancora inedito e scottante.

martedì 8 febbraio / mercoledì 9 febbraio ore 21.00

Per informazioni: Teatro Pax, via Fiume n. 4 , tel. 02 66 00 102 / 324 95 36 817
eventi@cineteatropax.it
www.cineteatropax.it

Sono obbligatori il green pass e l’uso della mascherina.

BIGLIETTI
Posto unico numerato:
Poltrona euro 30,00 - Poltronissima euro 35,00

Riduzione over 65, under 25, possessori +Teca:
Poltrona euro 25,00 - Poltronissima euro 30,00

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