Barbablu 2.0 a Como

Barbablu 2.0

I panni sporchi si lavano in famiglia

Barbablu 2.0
I panni sporchi si lavano in famiglia
di Magdalena Barile
con Laura Negretti e Alessandro Quattro
Regia e musiche originali Eleonora Moro

In occasione della Giornata mondiale della violenza alle donne

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita nel dicembre del 1999 dall’Assemblea delle Nazioni Unite. Da vent’anni viene celebrata partendo dall’assunto che la violenza verso le donne è una violazione dei diritti umani. Questa Giornata segna in tutte le città un periodo di attivismo e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica per spingere ad agire per il cambiamento.  La violazione è una conseguenza della discriminazione: dal punto di vista legale e pratico, e delle persistenti disuguaglianze tra uomo e donna.

Il Teatro Sociale di Como si impegna da sempre contro le violenze di genere e così, come ogni anno, per il 25 novembre ha in programma con una serie di iniziative.
Il Sociale aderisce alla campagna di sensibilizzazione lanciata dal Teatro Regio di Parma #neancheperfinta: la facciata del Teatro si illuminerà di rosso, sui suoi gradini scarpe rosse.
Due piccoli gesti, concreti, simbolici, che faranno da corollario ai due eventi in programma alla sera.

Alle ore 20.30 nella Sala Bianca andrà in scena Barbablù 2.0, una produzione tutta comasca di Teatro in Mostra di Laura Negretti, che torna a casa, a Como, dopo 100 repliche in tournée per il Nord Italia.
È uno spettacolo di teatro civile che affronta con lo stile della prosa contemporanea una tematica sociale di forte attualità come la violenza sulle donne e in modo particolare la violenza domestica. Si parte dalla famosissima favola di Barbablù, scardinando però il punto di vista e aggiornando tutto al XXI secolo; la prima scelta è stata quella di ambientare il lavoro in una ricca provincia del nord Italia, evitando l’alibi della povertà, della dislocazione geografica e dell’ignoranza.
Per narrare questo racconto è stato scelto il thriller, il genere del mistero per eccellenza, per raccontare e scandagliare quello che per certi versi rimane davvero un mistero doloroso, una zona oscura della società ancora tutta da risanare.
Barbablù 2.0 è però anche e soprattutto la storia di un viaggio nella testa di una donna. La ricerca di un’identità forte che si è persa, sfilacciata fra violenze e soprusi che sono diventati la norma.

Durante la serata in concomitanza con Barbablù, dalle ore 20.00 e per chi ha il biglietto dello spettacolo, sarà allestita in anteprima assoluta nelle Sale del Ridotto una mostra fotografica di Alle Bonicalzi: INDICIBILE. Il coraggio di rompere il silenzio. Una serie fotografica che nasce da una riflessione sul tema dell’integrità personale (e quindi dell’identità) e del silenzio o, meglio, della possibilità e libertà di infrangerlo; una serie ‘aperta’ (dedicata al coraggio di un’amica), in fieri, che conta, ad oggi 16 immagini. In tale occasione saranno visibili sia le opere fotografiche originali sia delle riproduzioni di 1 metro quadrato ciascuna.

Maggiori informazioni


  Fonte: www.visitcomo.eu

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